IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
arrivare a penetrarlo. - Che legno è questo, Mastro Acconcia-e-guasta! - Legno-ricotta. - Allora perché non ve lo mangiate? - La ricotta non mi piace. - Non
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insistette: - Reuccio, vi hanno dato qualche gran dispiacere? - Mi hanno rotto Trottolina. Allora il Re mandò a chiamare il tornitore e il fabbro ferraio
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piedi, le domandò premurosamente se s'era fatta male, e vedendo che zoppicava, credette che fosse per effetto della caduta. Allora le porse il braccio
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: cavallo, non asino. Se ti do tutto questo, è proprio per grazia· Va' via! - Allora non ne voglio niente. Asino mio, rendi l'oro. L'asino diè uno scossone
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più qui. - Allora, fa bene a picchiarti, figlia Regina! Soleva dirle così. Una volta la poverina era stata lasciata languire di fame un'intera giornata
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quelle finte vivande. Stupì; erano proprio di sale e di pepe. Allora si convinse che l'intero palazzo era fabbricato con massi di sale ben levigati e
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. - Allora ti prendo per moglie. Sono Re anch'io; Re dei ladri! Ci sposeremo domani. Giusto la notte che viene andiamo a rubare in casa del Re. Ruberemo
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traballava. Avevano una forza insolita. Ah! L'acqua operava. Allora si chetarono, aspettando. La mattina, allo svegliarsi, si trovarono diventati ragazzi
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magnani tentano, ritentano, ma inutilmente. Manda allora i muratori per fare un gran buco nel muro; ma i picconi dei muratori si spuntano, il muro par
Accademia della crusca
